PASTA RISOTTATA ALLA RASPADURA CON SPECK E FUNGHI

Come avevo gia' preannunciato nella ricetta precedente avrei provato a sperimentare altre tipologie di pasta con altri condimenti applicando la stessa tipologia di cottura, ovvero risottati.
Il risultato ottenuto con le mezze maniche integrali non ha deluso, anzi.
Per mantecare ho usato la raspadura lodigiana, ovvero si tratta di formaggio grana raschiato con un coltello a formare delle sottili sfoglie, e' molto delicato e una sfoglia tira l'altra!
Lo speck unito ai funghi porcini e alla raspadura ha equilibrato il piatto.
L'unica attenzione e' ricoprire continuamente la pasta con il brodo in modo da cuocerla tutta in maniera uniforme dandole la giusta consistenza.
Approvato anche da chi mi ha introdotto a questo modo di cuocere lentamente un prodotto per noi italiani importante come la pasta.








Ingredienti x 2 persone

- 200g mezze maniche integrali
- 70g speck
- raspadura qb
- brodo vegetale
- 20g funghi porcini secchi
- 1/2 cipolla rossa piccola
- vino bianco

PREPARAZIONE

1. Mettere in ammollo i funghi porcini secchi per 1/2 ora



2.Tritare la cipolla e rosolare con 2-3 cucchiai d'olio


3. Tagliare lo speck a cubetti


4. Aggiungerlo al soffritto di cipolle




5. Filtrare l'acqua dei funghi e tenerla da parte.
Unire anche i funghi porcini allo speck e rosolare il tutto; quindi sfumare con 1/2 bicchiere di vino bianco


6. Quando l'alcol sara' evaporato aggiungere la pasta e bagnare con 4-5 mestoli di brodo e qualche cucchiaio d'acqua dei funghi filtrata




7. Proseguire la cottura coprendo la padella con un coperchio aggiungendo di tanto in tanto il brodo e l'acqua dei funghi, mantenendo la pasta sempre all'interno dei liquidi per permettere una cottura omogenea


8. Quando la pasta sara'cotta mantecare con le sfoglie di raspadura


9. Adagiare nel piatto le mezze maniche integrali con funghie speck decorando con altre sfoglie di raspadura



1 commento:

Sostenitrice ☺ ha detto...

Il gusto è un senso che ci conduce alla scoperta: sia di ciò che sta fuori, sia di ciò che sta dentro di noi. E questa interazione tra mondi spesso crea incontri magici, come in questa ricetta.